Una Nuova Officina a Cosenza nella valle del Crati

Siamo lieti di comunicarvi che la R. L. “π – Pi greco” all’Oriente di Cosenza, nella Valle del Crati è entrata a far parte dell’Ordine Massonico Tradizionale Italiano; la nuova Officina ha acquisito il numero 149 di matricola.

Il “pi greco” (π) è un numero reale, irrazionale e trascendente, che esprime il rapporto tra la lunghezza di una qualunque circonferenza e il suo diametro (π = 3,1415926535…). Questo rapporto numerico era già conosciuto dai Babilonesi che lo approssimarono in 3,125 e dagli Egizi che lo calcolarono come 3,1605.

In seguito, verso il 434 a. C., Anassagora lo studiò a lungo per cercare di risolvere il problema della quadratura del cerchio; solo nel III secolo a. C, tuttavia, il grande Archimede lo approssimò in 3,1419. Gli studi su questo numero straordinario, proseguirono anche nei secoli successivi. Newton ne calcolò le prime 16 cifre e, nel 2020, con un potente computer, sono stati calcolati 50.000 miliardi di numeri dopo la virgola che segue il 3, senza però esaurire l’infinita serie numerica.

È ovvio che un numero così complesso, è diventato un simbolo anche per l’esoterismo di ogni ordine e tipo.
Taluni cabalisti, infatti, al termine di complessi ma poco convincenti ragionamenti, hanno determinato che il π darebbe luogo al termine Elohim (אֱ ולֹהִםי) .

Più convincente appare la teoria che lo vedrebbe quale punto di passaggio dall’armonia del cerchio, ove tutti i punti della circonferenza sono equidistanti dal centro, al quaternario e, di conseguenza, alla sfera dell’immanente. Va fatta, comunque, una considerazione di carattere storico, molto più concreta ma non per questo meno affascinante delle tesi esoteriche prima esposte, che si basa su una semplice considerazione.

Nel mondo greco, lo studio dei numeri irrazionali e l’impossibilità della quadratura del cerchio mise in crisi la riflessione filosofica ellenica, fino a quel momento tributaria della ragione e di osservazioni empiriche. A chi seguiva le orme di Talete, Anassimandro e Anassimene, sembrava impossibile che non vi fosse una grandezza, pur piccolissima, comune al quadrato e alla circonferenza.
Fu questo smarrimento a portare al relativismo del sofismo dei vari Protagora, Gorgia, Prodico, Ippia, Antifonte, Trasimaco, ai quali seguì la risposta socratica e le grandi scuole di pensiero di Platone e di Aristotele.

Il π è stato, dunque, una delle cause di una rivoluzione nel processo del pensiero occidentale e, anche per questo, oltre a diventare segno di un rapporto matematico, il π è entrato di prepotenza nella sfera del simbolismo universale, tant’è vero che oggi gli è dedicato un giorno dell’anno: il 14 di marzo il, π day, che richiama il fatidico 3,14.

Al Maestro Venerabile e ai membri della R. L. “π – Pi greco”, all’Oriente di Cosenza, n. 149, nella Valle del Crati, inviamo un fortissimo, triplice fraterno abbraccio e gli auguri di un proficuo lavoro nell’Ordine Massonico Tradizionale Italiano.