Quest’anno si celebra il tricentenario della pubblicazione delle Costituzioni di James Anderson. Forse è una buona occasione per i massoni di approfondire un argomento, che scatena da sempre discussioni e polemiche per le sue interpretazioni.
Una di queste discussioni riguarda l’immagine del frontespizio del libro, e come spesso accade in un contesto massonico, tali dispute non sono pervenute ad alcuna conclusione univoca sulla sua origine, sul suo autore e sulla sua pertinenza.
Secondo lo studioso Ricky Pound, la sua origine non deriverebbe da un’elaborazione originale ma dalla commistione di più immagini esistenti, due incisioni italiane di scenografie teatrali e maschere tratte da Il Giudizio di Paride (1608), una serie di sette incisioni di Remigio Cantagallina (1582- 1686) dall’artista Giulio Parigi (1571-1635), già note in Inghilterra attraverso i libri dell’architetto Inigo Jones.

Il frontespizio del Libro delle Costituzioni dei Liberi Muratori di James Anderson del 1723 raffigura l’Ex Gran Maestro John Montagu, II Duca di Montagu (1690-1749), abbigliato con le insegne dell’Ordine della Giarrettiera, che impugna nella stessa mano destra un paio di compassi e il rotolo delle nuove Costituzioni che consegna al Gran Maestro appena insediato, Filippo Duca di Wharton (1698-1731). Sono entrambi attorniati dai loro ufficiali, tra cui il reverendo John Theophilus Desaguliers (1683-1744) che si trova all’estrema destra vestito con i suoi paramenti religiosi. Ma nessuno di loro indossa i paramenti massonici. Infatti, dietro l’Ex Gran Maestro si nota un ufficiale che contiene nella mano destra i grembiuli e nella mano sinistra i guanti per il neo Gran Maestro e i due Sorveglianti.
Sullo sfondo, si vedono le onde dell’oceano, rappresentate come trattenute da una forza invisibile, simbolo della fuga degli israeliti dall’Egitto e della separazione del Mar Rosso da parte di Mosè. A terra, tra le gambe dei Gran Maestri è mostrata la parola “Eureka” accompagnata dal simbolo matematico del teorema di Euclide, descritto da Anderson come “Fondamento di tutta la Massoneria, sacra, civile e militare…”
Le otto figure sono inquadrate tra un’arcata di cinque serie di doppie colonne che sostengono le strutture dell’architrave che diventano sempre più in scala ridotta man mano che si allungano verso l’arco sullo sfondo. Queste colonne rappresentano i cinque ordini architettonici romani e sono disposte in base alla loro importanza gerarchica e cerimoniale. A partire dall’ordine Composito, in posizione vicina ai Gran Maestri, si estendono in progressione verso lo sfondo i 12schermi delle colonne di corinzio, ionico, dorico e toscano.
In primo piano, un secondo arco a cassettoni sovrasta il dio del sole Helios o Apollo (patrono delle arti) sul suo carro mentre scorrazza in cielo. Probabilmente, in questo caso Apollo rappresenta non solo il corpo celeste del sole, ma anche il concetto di illuminazione. I due archi potrebbero essere interpretati il corso del sole mentre attraversa l’emisfero settentrionale tra l’equinozio di primavera (21 marzo) e quello d’autunno (21 settembre). Apollo potrebbe rappresentare anche il giorno più lungo dell’anno, il solstizio d’estate, 21 giugno, celebrato dai Massoni il 24 giugno, giorno della festa di San Giovanni Battista,; così come potrebbe rappresentare il mezzogiorno, momento in cui il sole è nel suo punto più alto del cielo, ritenuto come l’ora dell’assassinio di Hiram Abif.
Inoltre, le coccarde floreali, inquadrate nell’arco a cassettoni più prossimo, possono rappresentare la necessità di custodire il segreto all’interno della loggia dove tutti i discorsi sono intimi, definiti sub rosa.
Alcune notizie sono tratte da R. Pound “The Architectural Sources for the Frontispiece of James Anderson’s Constitutions of the Free-Masons of 1723”, in: https://www.1723constitutions.com/1723-constitutions/the-frontispiece/